Si lo so, sembra un po’ assurdo e forse lo è. Ma nel programma di terza elementare c’è lo studio della preistoria. Come nasce la terra, i dinosauri, il primo uomo, e quelle cose lì. Che se le studi sul libro sono bellissime ma dopo due giorni sono sempre uguali e si possono condensare in 3 giorni. Come fare a far appassionare Andrea Chandra a una materia, la storia, che per me era ostica già alle elementari e che ho imparato ad amare solo all’università? Uscendo e andando a vedere direttamente cosa stava studiando.
La Polonia come terreno di studio della preistoria
Ho la fortuna, casuale, di aver scelto la Polonia per l’Erasmus proprio in questo anno in cui Andrea Chandra frequenta la terza elementare. Quello che non sapevo, e che non tutti sanno, è che la Polonia è un terreno bellissimo per studiare la preistoria. La storia di questa terra è antica e nel suo terreno sono stati trovati fossili, uova di dinosauro, ossa e anche impronte. (Sì, per un attimo, mi sono sentita la voce di Piero Angela in sottofondo). E’ bastata una piccola ricerca su internet per scoprire che avevo a disposizione diversi tipi di parchi, come il Jurapark di Baltow, e di musei di archeologia che conservano tantissimi reperti. In moltissimi si possono avere esperienze sensoriali, toccare e scavare, provare a fare una ricerca come un vero paleontologo.
Non solo parchi ma anche libri e video sulla preistoria
Logicamente non possiamo pensare di studiare le preistoria senza nessun libro (o forse si?). Noi abbiamo scelto di comprare un libro specifico sulla preistoria, edito da Giunti. Sono scritti molto in dettaglio i vari periodi che hanno composto la preistoria e i vari animali che hanno vissuto fino ai giorni nostri. Ma non ci fermiamo a quello. Ho scoperto che ad Andrea Chandra piace molto anche ascoltare e vedere documentari, e noi italiani abbiamo un grande divulgatore scientifico che ha fatto tantissime trasmissioni sui dinosauri e sulla preistoria: Piero Angela. Quindi, ricapitolando, noi facciamo così. Prima leggiamo la pagina sul libro di scuola che ci presenta il periodo storico. Poi andiamo a vedere un parco a tema e ci soffermiamo sul periodo che stiamo studiando (avendo diversi parchi e musei, ogni volta vediamo tutto, soffermandoci sul periodo che stiamo studiando e ripassando quelli prima), e poi rinforziamo i concetti, approfondendo con altre letture e con i documentari.
Ma a scuola fanno anche esercizi scritti e verifiche…
Sì. Anche noi, in homeschooling, facciamo esercizi e verifiche, ma non per forza scritte. Le verifiche di quello che studia Andrea Chandra le facciamo sul posto. Vediamo un’impronta di dinosauro e “giochiamo” a capire di che dinosauro si tratta e poi in che epoca era e che da lì quanti anni prima della comparsa dell’uomo. In questo modo usiamo anche la matematica. E se proprio vogliamo fare i pignoli e usare la carta come a scuola, scriviamo sul quaderno un riassunto della giornata, in corsivo così si esercita anche in italiano e magari ricostruiamo la linea del tempo. Ma credetemi se vi dico che Andrea Chandra ricorderà sempre in che periodo è vissuto il Velociraptor perché ha visto come era fatto e come erano le sue impronte e non perché c’erano delle belle foto sul libro di scuola.
Ora non ricordo esattamente la nascita del Velociraptor, ma giuro che dopo le elementari mi ero appassionata di dinosauri anche io. Collezioni intere di libri
Curioso scoprire come la Polonia sia una terra così ricca di potenzialità. Per quanto riguarda lo studio della Preistoria poi, spesso lasciato abbastanza ai margini della storiografia e relegato a “giochino per bambini”, restituirvi una vera dimensione storica fa onore ai polacchi.
In realtà abbiamo tantissimi siti anche in Italia. Solamente sfruttati poco e male. In italia siamo tutti concentrati sulla storia dei romani. 🙂
Davvero mi domando come tu possa in soli 6 mesi: studiare, fare Home Schooling a tua figlia, scrivere post per il blog, scrivere la guida sulla Polonia accessibile e lavorare per il blog. Ti resta tempo per mangiare e dormire ? :-p
Ahaha si certo 🙂 è tutta questione di programmazione 🙂 e poi alla fine faccio quello che mi piace quindi non mi pesa. E le medicine che prendo mi danno anche un filo di insonnia 😉
un modo davvero interessante per scoprire la storia e fare appassionare i bambini
è davvero meraviglioso poter far studiare storia toccandola con mano e osservandola dal vivo spero che anche con mia figlia riuscirò a fare come te visto che anche lei è una piccola homeschooler
È un ottimo metodo stimolante e sicuramente più istruttivo di semplici parole fredde lasciate lì su un libro…
la differenza fra imparare a scuola sul libro ed imparare sul posto sta nel fatto che quello che impari a scuola col tempo te lo dimentichi invece quello che impari in questo modo Andrea non se lo dimenticherà mai.
Giusto 🙂 e la cosa più bella è che queste esperienze la incentivano anche a studiare e fare altre cose sui libri 🙂
complimenti per questa modalità di studio io non ho mai amato molto la preistoria ma avendo fatto una scuola tradizionale l’approccio era ben diverso con l’homescholling è tutta un’altra storia per i bambini
Hai proprio ragione: Andrea ricorderà tutto per sempre: perché non c’è niente di meglio che “vivere ” delle esperienze per costruire la propria conoscenza e la propria cultura. E soprattutto per sviluppare la propria curiosità e decidere quali saranno le sue passioni. Io scommetto che la sua passione sarà viaggiare… 😉
Sai che ho scoperto che ne abbiamo uno picccolo…ma c’è 😉… Anche qui a Genova? Non c’è cosa migliore di fare studiare “sul campo” i bambini! Mi stai facendo scoprire un lato della Polonia che non conoscevo!!!
La vostra avventura famigliare (erasmus per te e homeschooling per Andrea Chandra) è davvero unica. Credo che per tutti sia utile approfondire un argomento attraverso libri, documentari e soprattutto esperienze dal vivo come parchi o musei.
I dinosauri appassionano sempre molto i bambini e penso che far conoscere la storia così come fai tu sia la via più utile per far ricordare le cose! Non sapevo che la Polonia fosse così ricca di reperti!
Sicuramente studiare a casa/camper può a volte stancare ma con un metodo che esula dal tradizionale e vedere dal vivo ciò che si studia emoziona i bambini!
wow! Magari tu scrivessi piu post come questo! lo trovo interessantissimo! Per me il parallelo con la scuola italiana é un continuo…stupende le verifiche sul posto! Fortunata la tua piccolina!
Ne arriveranno altri. Anche con schede didattiche da stampare e usare. 🙂