Le coincidenze a volte dicono molto di più di quello che sembra ad una prima occhiata superficiale. Ieri, 10 novembre, ho festeggiato il mio primo mese di vita Erasmus in Polonia. E oggi si festeggia il giorno dell’Indipendenza. Un caso? Forse. Ma io non credo.
La festa dell’Indipendenza in Polonia
Sono venuta a conoscenza di questa festa solo una volta arrivata in Polonia. A Cracovia vedevo tantissimi ragazzi di varie età e di ogni scuola, vestiti con al collo un fazzoletto bianco e rosso, o con la bandiera in mano, muoversi per la stupenda Piazza del Mercato e non capivo come mai. Allora ho chiesto. Con il mio inglese imperfetto, mi sono avvicinata a un barista di un locale sulla piazza e ho chiesto. “Fanno le prove per la festa dell’Indipendenza polacca.” Orgoglioso, mi ha risposto sorridendo, soddisfatto, guardando i ragazzini sulla pizza. Poi ne ho parlato con Paola di BellaVarsavia (andate a leggervi il suo pezzo su questa ricorrenza e saprete molte cose che io non saprei raccontarvi) e mi ha incuriosito. E poi, il 9 sera, l’altro ieri, venerdì, in televisione in un autogrill ho visto alcune delle celebrazioni. Bambini orgogliosi che cantavano l’inno nazionale. Ho sorriso, ripensando al barista.
Le coincidenze non esistono
In realtà l’11 novembre non è la data esatta, quella storica, dell’Indipendenza dalla Polonia. E’ una data convenzionale. Per me invece è il 9 ottobre la data esatta in cui ho superato il confine polacco. Quindi anche per me questo 11 novembre è una data convenzionale, ed essendo domenica l’avevo scelta per fare un riassunto, un bilancio di questo primo mese in questa Nazione. Il tutto prima di sapere che l’11 sarebbe stata festa nazionale e che per entrambe le ricorrenze la parola chiave è “indipendenza”. Sì, l’indipendenza: della Polonia del 1918, e la mia, qui, lontana dal mondo che conoscevo e dove finalmente mi sento libera. Essere indipendenti in sedia a rotelle è quello che tutti vorrebbero. Io qui, dove le barriere architettoniche sono molto ridotte rispetto all’Italia, riesco ad esserlo al 75%. In Italia, ad Arezzo, avevo bisogno di qualcuno anche per aprire la basculante del garage perché nessuno voleva mettere quella elettrica.
Un mese in Polonia – Primo bilancio di un Erasmus iniziato tardi
Iniziato tardi in tutti i sensi. A 42 anni, tanto per cominciare. Non cosa normale. E poi in genere gli studenti partono a fine agosto, inizio settembre. Io sono arrivata qui il 10 ottobre. Ed è già passato un mese. Un mese fatto di tante carte, burocrazia e corse per uffici cercando di far coincidere tutti i crediti e i corsi, e ancora non so se il nuovo piano di studi che ho preparato sarà accettato dall’università di Siena. Un mese in cui ho cercato di capire come funzionassero qui le cose e in cui ho capito che le cose in Polonia sono molto diverse dall’Università italiana, o almeno da quella di Siena.
Un mese di viaggi alla scoperta della Polonia
Ma anche un mese di viaggi e scoperta di un territorio nuovo e bellissimo con il camper. Abbiamo visto il giardino illuminato di Palazzo Wilanow a Varsavia, le miniere di Sale di Wieliczka, il castello di Lublino e quello meno conosciuto di Checiny. Ma abbiamo anche avuto modo di iniziare a studiare con Andrea Chandra e di fare esperienze importanti, come imparare ad accendere un fuoco e a rispettarlo, o che la storia dell’uomo è disseminata di momenti bui, come la triste storia di Sobibor.
E tante altre cose che ancora non vi abbiamo raccontato: abbiamo visto le impronte dei dinosauri, la città di Breslavia (Wraclow in polacco), siamo andati sui Carpazi per la prima volta, e abbiamo scoperto un bellissimo lago, quasi ai confini con la Bielorussia, in un paese che in inverno sembra abitato da fantasmi, il cui simbolo è un alligatore.
E intanto che la guida sulla Polonia Accessibile prende forma, ci sono cose bellissime che stanno nascendo, altre stanno crescendo. Presto ve ne parlerò. Se volete restare aggiornati iscrivetevi alla mia newsletter: una volta a settimana un riepilogo dei post pubblicati e subito un regalo.
Leggerti è oltre che un profondo piacer, una fonte di energia bellissima e potente.
Grazie Laura 🙂
Wow, in un mese avete già fatto tantissime cose, devo recuperare un po’ di articoli per non restare indietro 😉 Siete una forza!
Eh si ci muoviamo parecchio e anche quando siamo in Cracovia ne approfittiamo per vedere cose nuove in città 🙂
Riesco a percepire le tue emozioni anche da lontano, perchè mi rivivo i momenti di 4 anni fa, quando mi sono trasferita a vivere a Varsavia. Pure io non facevo, e non faccio altro che stupirmi dei servizi e di quanto orgoglio abbiano per la loro Nazione.
Buon proseguimento, a prestissimo!
Sei una miniera d’oro di informazioni!! In un solo mese avete vissuto intense esperienze e noi con voi 😉
Un mese ma se a noi che ti seguiamo ci sembra una vita che sei in Polonia , ogni giorno ci fai scoprire cose nuove, sei un vulcano di idee e poi pensare Andrea che studia con te con il tuo metodo una bambina fortuna!
Leggerti è una fonte di ispirazione meravigliosa. Ogni volta mi dai la carica. Complimenti per questo viaggio e grazie per la pazienza che hai di raccontarci le tue splendide scoperte.
Grazie a te per seguire le mie storie 🙂
quante belle e utili informazioni, le utilizzerò sicuramente quando andrò in questa città.
fra l’altro è fra le mete che volevo visitare!!
Da questo tuo articolo si respira aria di libertà, leggerezza, indipendenza, come dici tu. Ti sei fatta un grande regalo, quello di poter vivere un’esperienza unica, non importa a che età. Bravissima!!!
🙂 grazie mille
Sei un vulcano, complimenti! ma toglimi una curiosità, come mai l’Erasmus a 40 anni? Hai ricominciato a studiare o sei insegnante? 🙂
Ho ricominciato a studiare a 38. Mi sono laureata a 41. E mi sono reiscritta a una magistrale 🙂
La Polonia è una terra che mi affascina moltissimo. Qualche anno fa, infatti, dove lavoravo è stato assunto un ragazzo della Polonia e lui mi parlava sempre dei luoghi da visitare e del cibo, alla vista non troppo invitante, ma alcuni piatti sono davvero molto buoni.
La tua sarà sicuramente una bellissima esperienza, un periodo in cui apprendere cose nuove e immergerti in una cultura diversa dalla nostra.
Un mese, un arco temporale breve, nel quale sei riuscita a concentrare tantissime cose. Sei incredibile Sofia. Brava!
Grazie. A volte mi sembra di non riuscire a fare abbastanza.
bello questo senso di apertura e di crescita che si percepisce
proprio della liberta
Hai iniziato davvero una fantastica avventura,ti ammiro perché io sinceramente non so se ho il tuo coraggio di prendere e buttarmi in un cambiamento del genere…forse perché finora non mi è mai capitato,comunque vai e spacca tutti!!!!
Non mi è capitato. L’ho voluto, cercato e creato 🙂
Giustooooooo!!! Mi ricordavo che dovevi partire per la Polonia!!!!
Siete ammirevoli….una forza! Io solo a staccarmi una giornata dalla mia città mi sento persa!!!
Nicoletta
http://lavieestbellebynicoletta.com
mi fa davvero piacere sapere che in polonia ti trovi molto meglio che in italia dal punto di vista logistico, è davvero molto bella e bravissima tu che stai facendo questa scelta avventurosa
ho un’amica polacca e in questi giorni infatti ha postato tantissime foto di questa festa. complimenti per la tua avventura, non è da tutti prendere decisioni così “forti” 🙂
Mi fa piacere che tu abbia trovato la tua dimensione ideale in Polonia. L’Italia è un paese bellissimo ma è ancora molto arretrato su molti punti di vista
Stai facendo una bellissima esperienza, ti seguo con molto piacere e sto scoprendo tante cose su un Paese che non conosco quasi per nulla.